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Fumetti sovversivi per Pier Paolo Pasolini

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Il linguaggio del fumetto contemporaneo, sovversivo per natura – che mira al rovesciamento dell’ordine costituito, a ridisegnare le regole, da qua: Fumetti Sovversivi – come strumento per illustrare la giovinezza, quella vista da Pier Paolo Pasolini ne “Il sogno di una cosa” – primo romanzo scritto, ultimo pubblicato – attraverso l’opera di dodici giovani artiste e artisti che sono stati chiamati a reinterpretare il romanzo dando forma ai suoi personaggi: Nini, Eligio, Milio e Cecilia, alle loro storie, alle feste e all’amore, alle lotte e alla morte, alle illusioni e alle speranze che uniscono con un filo rosso la migliore gioventù di allora, il secondo dopoguerra e un mondo da ricostruire e quella di oggi, tra Millennial e GenZ, fatta di precarietà sociale e politica e un pianeta da salvare, sia dalle guerre che dal cambiamento climatico. In mezzo: la voglia di libertà, di festa, di leggerezza, la ricerca di una identità, sia umana che artistica.
Quello che ne esce è un fumetto collettivo che attraverso la pluralità delle sensibilità, degli stili e degli sguardi mette a fuoco in modo nuovo i temi e i sottotesti presenti nell’opera pasoliniana che a cinquant’anni dalla morte dell’autore continua a risuonare nel presente a rivelarci qualcosa su quello che siamo.